Progetto “Linguaggi. Fare cose con le parole, fare parole con le cose”
La comunicazione umana è caratterizzata da una costante presenza di malintesi, per superare i quali si riflette da tempo in sede di studio (logica formale e informale, tecniche della comunicazione, psicologia). È poi esperienza comune avere la sensazione di non riuscire a spiegarsi adeguatamente, o non riuscire a farsi comprendere, ed essere “fraintesi”.
Attraverso i media artistici (video, interazione performativa, installazione) conduciamo un’indagine e proponiamo delle ipotesi di lavoro, giocando con gli strumenti espressivi e insieme approfondendo la riflessione in seno a una comunità di spettatori/attori, di fruitori/protagonisti.
Dal lavoro di ricerca portato avanti nell’ambito del progetto scaturisce il cortometraggio “Desideri”, una breve storia che tocca il tema di una delle possibili cause di malinteso: ciò che pensiamo di capire dell’altro, l’orizzonte di attesa all’interno del quale lo inseriamo, evitando spesso di verificare la fondatezza delle nostre ipotesi sui desideri altrui e della nostra, spesso erronea, “lettura del pensiero”.
NON CAPIRSI, MALE INTENDERSI, MALINTESO
Definizione (Treccani online): Malintéso (ant. ‘mal intéso’) agg. e s. m. [comp. Di male (1) e inteso, part. pass. Di intendere; il sign. 2 sul modello del fr. Malentendu]. – 1. agg. Non inteso bene; non interpretato o giudicato esattamente; quindi, frainteso, o anche inadatto, inopportuno: un senso di m. riguardo; una m. indulgenza può essere più dannosa di una giusta severità. Si scrive con grafia staccata (mal inteso o male inteso) quando inteso ha valore più schiettamente verbale: Questo principio, male inteso, torse Già tutto il mondo quasi (Dante). 2. s. m. Equivoco derivante dall’aver mal compreso o male interpretato parole o atti altrui, che è spesso causa di risentimenti o litigi: è stato solo un m.; si è trattato di un m.; voglio chiarire questo stupido malinteso.